Gli inquirenti che lavorano al caso di una rete di pedofili a Bergisch Gladbach, nel Land tedesco del NordReno Westfalia, parlano di 30 mila sospetti potenzialmente coinvolti. Ad annunciarlo ieri è stato il ministro della Giustizia della regione, Peter Biesenbach (Cdu) spiegando che si tratta tanto di casi di possesso e diffusione di pornografia infantile quanto di concreti casi di abusi.
I sospetti tra l’altro si scambiavano vicendevolmente consigli, attraverso i servizi di messaggeria e i forum, è stato ancora reso noto. “Non avevo preventivato neanche lontanamente la portata del fenomeno su Internet. Quello che la squadra investigativa ha portato alla luce è ‘profondamente inquietante'”. “Dobbiamo riconoscere che gli abusi sui minori sono più diffusi online di quanto pensassimo in precedenza”, ha commentato Biesenbach.
Alla fine di aprile, un primo processo è iniziato a Moenchengladbach contro due uomini accusati di abusi sessuali su minori nel quadro di un’indagine su 79 casi. Sono state poi mosse accuse contro un uomo di Bergisch Gladbach presso il Tribunale regionale di Colonia. Accuse sono state inoltre formulate a carico di un uomo di 61 anni presso la Corte Distrettuale di Kleve.
Le indagini su questa rete hanno già prodotto una condanna a 10 anni a carico di un militare di 27 anni che dovrà risiedere in reparto psichiatrico per essere stato riconosciuto colpevole di gravi abusi su bambini di età compresa tra uno e cinque anni, tra cui la figlia e il figliastro. I due uomini sotto processo a Moenchenglabbach, 39enni di Krefeld e Viersen si trovano a dover rispondere delle accuse di abusi sessuali su bambini, in particolare la figlia di uno e la nipote dell’altro. I due si sarebbero conosciuti in Internet attraverso un forum e si sarebbero incontrati regolarmente per perpetrare assieme gli abusi sui bambini. La polizia ha identificato almeno 44 vittime nel quadro delle indagini sulla rete di pedofili. L’età delle vittime va dai tre mesi ai 14 anni. (Adnkronos)